SABATO 16 GENNAIO 2021 ORE 10:30-13:30
SUSANNA FEDERICI
UN DOLORE SOTTILE: RIFLESSIONI CLINICHE SULLA COMUNICAZIONE IMPLICITA AL TEMPO DELLE MASCHERINE
DISCUSSANT: PAOLO STRAMBA-BADIALE
IAPSP International Conference Series
Parte Seconda
Europa, Medio Oriente e Sudafrica
UN LAVORO TERAPEUTICO IMPEGNATIVO
IN QUESTI TEMPI DIFFICILI: L’ESPERIENZA SOGGETTIVA DEL CORPO NELLO SCAMBIO CLINICO
SABATO 21 NOVEMBRE 2020 ORE 16:00-21:00
HAZEL IPP
DREAMS AND BRIMS
SOGNO ED ESPERIENZA TERAPEUTICA SULLA SOGLIA DELL’INCERTEZZA
Intervengono alla tavola rotonda:
Nino Dazzi e Gianni Nebbiosi,
Michele Argalia, Susanna Federici, Gianni Garofalo, Carmine Schettini, James Stevens, Maria Tammone
Riconosciuta dal MIUR
Sede di Roma con decreto del 2 Novembre 2005
Sede di Milano con decreto del 1 Agosto 2011
OPEN DAY SCUOLA DI MILANO
Prossima data:
VENERDÌ 26 MARZO 2021
Presso entrambe le sedi della Scuola è stata istituita un’agevolazione economica per facilitare la frequenza degli specializzandi fuori sede. Gli iscritti residenti e domiciliati al di fuori delle regioni Lombardia e Lazio potranno scontare euro 400,00 dalla quota annuale di iscrizione come contributo per le spese di viaggio.
L’ISIPSÉ – con sede a Roma e a Milano – fondato nel 1998, ha l’obiettivo di formare psicoanalisti e psicoterapeuti orientati verso la Psicologia del Sé e la Psicoanalisi Relazionale. Aree teorico-cliniche di approfondimento sono la tradizione kohutiana e gli sviluppi post-kohutiani…
Quali sono le linee che guidano il rapporto tra il nostro istituto e la formazione? È sancita innanzi tutto una separazione tra attività formative, delle quali l’istituto si occupa, e analisi personale, la quale è affidata alla libera iniziativa del candidato…
Si ispira alla stessa opzione teorica che è alla base delle nostre teorie e della nostra pratica clinica. Infatti mettere al centro della vita psichica umana il sé, i mondi esperienziali del soggetto, le relazioni e le interazioni, cambia profondamente il modo di considerare sia il rapporto psicoanalitico che la formazione in psicoanalisi…
Molto forte può essere il desiderio dell’analista di aderire all’orientamento dell’uomo occidentale consacrato dal tempo, di porre i valori della conoscenza all’apice di una gerarchia di valori ma, per quanto grande possa essere questo desiderio, egli non può accoglierlo senza mettere da parte il suo convincimento che il primato dei valori è relativo e che, almeno ai nostri giorni, le lotte del sé e i suoi sforzi per salvaguardare le sue potenzialità devono avere una netta precedenza.
HEINZ KOHUT
Ciò che è stimolante nella psicoanalisi di oggi non è la rinuncia all’illusione, ma piuttosto la speranza di plasmare una realtà personale dal sapore autentico e stimolante. Il ponte che mette in relazione con gli altri non è fatto di una razionalità che prende il posto della fantasia e dell’immaginazione, ma di sentimenti vissuti come reali, autentici, generati dall’interno, piuttosto che imposti dall’esterno, in stretta relazione con la fantasia e l’immaginazione.
STEPHEN MITCHELL
Perché vi sia totale connessione tra due persone, devono esserci sia attaccamento sia intersoggettività, oltre ad amore. Nella situazione clinica l’intersoggettività è essenziale, l’attaccamento e l’amore meno. Nondimeno, osserviamo normalmente una combinazione fra i tre, e le proporzioni possono variare ampiamente.
DANIEL STERN
Con grande tristezza la nostra comunità partecipa alla perdita di Philip Bromberg, morto a New York il 18 Maggio 2020 per cause naturali. Per ricordarlo con stima ed amicizia le parole di Gianni Nebbiosi:
“Philip (si arrabbiava molto se lo chiamavano Phil) Bromberg era un signore sempre vestito con giacca e cravatta, asciutto in viso, con un’espressione un po’ severa e con un sorriso che – quando arrivava – era estremamente dolce. La sua sensibilità intelligente era palpabile, come una sostanza che lo circondava e poteva intimorire o stimolarti. Grandemente. Una volta presentammo insieme (a New York nel ‘12) e lui dopo mi scrisse che voleva dirmi due cose: la prima che aveva sentito grande sintonia fra noi, la seconda: “thank you my friend”. Oggi con un misto di grande tristezza ed un oceano di gratitudine gli restituisco quel THANK YOU MY FRIEND non solo da me, ma da tutta la nostra comunità. Ci è stato amico ogni volta che ha pensato, ogni volta che ha scritto, ogni volta che ha parlato, perché ci ha dato idee fantastiche che servono immensamente alla nostra professione e alla nostra vita. Ti vorremo sempre bene, ti porteremo con noi caro Philip! Have a good trip in the sky!”
Gianni e Susi Nebbiosi con l’intera comunità ISIPSÉ
Isipsé organizza numerose giornate di studio e convegni in cui rende possibile agli operatori italiani di entrare in dialogo diretto con i maggiori rappresentanti della Psicoanalisi Contemporanea.